Cioccolato, quali sono le controindicazioni di mangiarne troppo?

Il cioccolato è un alimento che ingolosisce grandi e piccini ma dato che come sempre il troppo stroppia, per non incorrere in problematiche controindicazioni è bene non esagerare. Il cacao, se mangiato con moderazione, ha effetti positivi sulla salute ma, quando se ne fanno scorpacciate l’organismo va sotto stress. I disturbi rimangono fortunatamente, di solito, di lieve entità ma molto dipende anche da quale tipo di cioccolato si è scelto.

Cosa succede dopo aver mangiato troppo cioccolato?
Ingerire grandi quantità di cioccolato può innescare alcune controindicazioni. L’alimento contiene piccole quantità di caffeina, soprattutto nella sua versione fondente. Se consumato in eccesso può quindi far diventare particolarmente nervosi e influire sul sonno, oltre che predisporre l’insorgenza di fastidiose emicranie. Anche l’abbondanza di zuccheri, stavolta soprattutto nelle varietà bianche e al latte, è potenzialmente problematica.
Il cioccolato causa, infatti, picchi glicemici e ciò favorisce l’aumento della fame. In caso di scorpacciate frequenti, poi, il rischio di incorrere in diabete aumenta. Chi soffre di acne può, inoltre, notare dei peggioramenti, a causa della risposta infiammatoria che si innesca. Le calorie fanno da nemiche della linea e i grassi del burro di cacao risultano in grado di far aumentare il colesterolo cattivo.
Controindicazioni del cioccolato: quali sono i sintomi di un’indigestione?
Anche se il cioccolato ha controindicazioni potenzialmente serie, per un essere umano le conseguenze di un eccesso di gola sono relativamente lievi. In genere i problemi non vanno oltre nausea, con eventuale vomito, diarrea, mal di pancia, gonfiore addominale e tachicardia. Incorrere in un avvelenamento appare, invece, complicato. La sostanza che causa i problemi più seri, e che per i nostri amici a quattro zampe arriva persino a essere letale, è un alcaloide chiamato teobromina.
La molecola esercita un’azione stimolante, vasodilatatrice e diuretica. La dose di tossicità è, però, per noi umani di 1 grammo di sostanza per chilogrammo di peso. Considerando che la teobromina contenuta nel cioccolato varia da 0.5 g/100 g della varietà al latte, a 1 g/100 g per quella fondente, è chiaro che il margine risulta abbastanza ampio.
Cioccolato: dalle controindicazioni ai benefici
Il cioccolato non ha solo controindicazioni ma anche diversi effetti benefici. Mangiato con moderazione esso è in grado, infatti, di favorire il buon umore, stimolando il rilascio di endorfine, e di ridurre lo stress incidendo sul rilascio di cortisolo. Le sostanze stimolanti contenute nel cacao aiutano, poi, la concentrazione e le prestazioni fisiche, mentre i carboidrati ci permettono di fare il pieno di energia.
I flavonoidi nel cioccolato abbondano, soprattutto in quello fondente, e questi esercitano una potente azione antiossidante. Nelle giuste quantità la leccornia può quindi contribuire ad abbassare la pressione sanguigna, a migliorare la circolazione e persino a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo. Al cacao vengono anche attribuite proprietà antinfiammatorie.
Con il cioccolato la moderazione dovrebbe essere un must per tutti ma alcuni soggetti dovrebbero fare attenzione alle controindicazioni degli eccessi più di altri. Il cioccolato è, infatti, per esempio, ricco di ossalati. Favorisce, quindi, la formazione dei calcoli renali e per chi è predisposto alla patologia questo rappresenta un problema. Gli individui spesso alle prese con problemi intestinali possono, poi, andare incontro a un acutizzarsi dei disturbi.
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