Come invecchiare bene? La curiosità allunga la vita
Il segreto per invecchiare bene e rimanere mentalmente vivaci con il passare degli anni? Bisogna mantenere viva la curiosità. Con l’avanzare dell’età non è insolito incontrare rallentamenti, perdita di memoria o addirittura la comparsa di malattie come l’Alzheimer. Secondo una recente ricerca, tra le risposte potrebbe essere semplicemente quella di mantenersi curiosi. Mantenere vivo l’interesse per il mondo che ci circonda pur col passare degli anni aiuterebbe infatti nel contrastare il declino cognitivo legato all’invecchiamento.

Come invecchiare meglio grazie alla curiosità?
Contrariamente a quanto ritenuto fino ad ora, non sarebbe vero che invecchiare porta necessariamente a una diminuzione della curiosità. Al contrario, alcune forme di curiosità possono addirittura rafforzarsi, aiutando a prevenire il declino cognitivo. A sostenerlo un recente studio internazionale condotto dagli psicologi dell’Università della California UCLA e pubblicato sulla rivista PLOS One.
Gli studiosi hanno distinto tra due tipi di curiosità: la «curiosità di tratto», ovvero la curiosità come tratto della personalità, e la «curiosità di stato», cioè la curiosità momentanea verso argomenti specifici. Se la prima tende a diminuire con l’età, la seconda può invece crescere, soprattutto quando le persone hanno più tempo e libertà di dedicarsi ai propri interessi. Questo spiegherebbe perché molti anziani si appassionano a nuovi hobby, corsi o attività capaci di stimolare l’interesse. Questo atteggiamento, oltre a rendere più piacevole il tempo libero, sembra avere effetti positivi anche sulla salute mentale migliorando l’invecchiamento.
Perché mantenersi curiosi per invecchiare bene?
I ricercatori hanno coinvolto oltre 500 partecipanti di età compresa tra 20 e 84 anni, sottoponendoli a questionari e quiz di cultura generale. I risultati sono stati sorprendenti: se la curiosità di tratto tende effettivamente a diminuire con l’età, la curiosità di stato mostra un andamento diverso. Dopo un calo nell’età adulta, questa forma di curiosità torna a crescere dopo la mezza età e continua ad aumentare nella terza età.
Secondo Alan Castel, psicologo della UCLA e co-autore dello studio, mantenere viva la curiosità, soprattutto verso argomenti che ci appassionano, può essere una strategia per invecchiare in modo efficace aiutando a mantenere il cervello attivo e persino a contribuendo a prevenire il rischio di demenza. Le persone che da anziane mostrano ancora interesse e voglia di imparare tendono infatti ad avere una migliore salute cognitiva rispetto a chi perde interesse per ciò che lo circonda.
Il motivo? Con l’avanzare dell’età, le persone diventano più selettive su ciò che vogliono imparare, focalizzandosi su passioni e hobby che stimolano davvero la mente. Questo approccio, spiegano i ricercatori, non solo rende l’apprendimento più piacevole, ma aiuta anche a consolidare le informazioni e a mantenere attiva la memoria. Tempo di essere curiosi, allora.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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